“Per noi scegliere una vacanza è piuttosto facile, conosciamo abbastanza bene il mondo e di conseguenza sappiamo quali sono i posti che vogliamo visitare. Non è lo stesso per gli hotel. Ci piace leggere le recensioni su trip Advisor, ma non è il nostro primo criterio di scelta semplicemente per il fatto che i gusti degli altri non incontrano sempre i nostri. A noi piacciono piccoli hotel, preferibilmente degli hotel boutique (attenti al design), con un pizzico di lusso e soprattutto in location mozzafiato. Per questo, se abbiamo un conoscente in loco, chiediamo informazioni il più dirette possibili. Per il nostro viaggio a Siena (città che non abbiamo mai visitato in coppia) ci siamo rivolti ad un vecchio compagno di università italiano di mio marito (lui ha frequentato l’università per stranieri di Siena circa 25 anni fa) che ci ha presentato tre soluzioni differenti per un hotel a Siena adatto alle nostre caratteristiche. Abbiamo visitato i loro siti internet e abbiamo scelto Palazzetto Rosso.
Siamo arrivati in Italia il 5 aprile, la giornata era decisamente piovigginosa. Il viaggio dall’aeroporto a Siena è stato abbastanza grigio e questo ci aveva fatto preoccupare per il resto della vacanza.
Ci ha pensato l’albergo a risollevare la giornata. Il Taxi ci ha portato fino a dentro il cuore della parte più storica della città. I muri in mattoni rossi d’argilla davano a tutta la via un senso di austerità ma anche di avventura. Sembrava davvero che per qualche scherzo del destino fossimo finiti in un turbine spazio-temporale che ci avesse riportato in pieno medioevo (mancavano solo dame e cavalieri).
Abbiamo fatto il check-in alla reception, una saletta piccola che introduceva ad una stanza incredibile, sospesa a metà tra il 1200 e i giorni nostri. Il soffitto altissimo sorretto da colonne è finemente affrescato mentre l’arredamento composto solo da oggetti di puro design.
Oggettivamente è un’atmosfera che avevamo trovato poche volte in altri hotel. Una volta completate le formalità prima ci è stato offerto un cocktail di benvenuto (molto gradito e gustoso tra l’altro) poi ci hanno accompagnato alla camera, salendo una scalinata i cui scalini erano veramente consumati da secoli di passi. La camera (la n° 4, molto molto grande) ci ha colpito prima di tutto per la vista. Dalle finestre uno splendido panorama su tetti della città e soprattutto sulla cupola della chiesa di Santa Maria in Provenzano (che, come mi ha detto mio marito è il luogo in cui i senesi festeggiano la vittoria nella loro festa più importante: il Palio di Siena). Una volta ripresi dalla meraviglia ci siamo accorti che la camera era molto più bella di come ce la immaginavamo dopo averla vista sul sito. La stanza è divisa in tre ambienti distinti, l’area letto (con un letto king) dove campeggiavano due grandi quadri di Cathalijn Wouters, una saletta con un divano e delle sedie di design e una sala da bagno incredibile: un box giallo e vetro trasparente con una vasca XL. Tutto l’arredamento della stanza era un gioco di contrasti tra la storia e la modernità, un equilibrio che riempiva gli occhi e che ci ha reso felici di aver scelto questo hotel a Siena, per la nostra vacanza.
Per la sera lo staff dell’hotel ci aveva organizzato una romantica cena in un ristorante lì vicino. I colori della sera dipingevano le vie della città come un quadro impressionista e anche il semplice passeggiare era un vero piacere.
Al ristorante … (qui continua parlando del ristorante) ... La mattina ci siamo svegliati presto, verso le otto. Io ho ripetuto l’esperienza di un bellissimo bagno nella vasca della camera. Mio marito ha fatto una cosa più rapida. Ci siamo vestiti e siamo scesi dove ci aspettava una colazione sontuosa. La sala che tanto mi aveva impressionato la sera prima era stata sistemata con davvero ogni genere di cibo. Dai formaggi e gli affettati della zona, alla frutta di stagione, dolci, miele, c’era davvero di tutto, anche troppo per un tre stelle. Ovviamente niente era lasciato al caso, tutto l’arredamento della colazione era in stile moderno, frutto di una ricerca negli accostamenti davvero unica.
Dal tavolo dove stavamo facendo colazione si riusciva a capire che la giornata sarebbe stata soleggiata e a quel punto la sorpresa. A mia insaputa, mio marito aveva fatto organizzare allo staff dell’albergo una
gita in Vespa (la motoretta di Audrey Hepburn e Gregory Peck in Vacanze Romane) per le strade dell’antica Via Cassia. Un altro viaggio nel tempo, questa volta negli anni 50 dello scorso secolo…”
Questa testimonianza, sembra provenire da un blog di qualche traveller blogger, in realtà è l’unione un po’ romanzata di anni di testimonianze autentiche di ospiti che negli anni hanno soggiornato nel nostro hotel, ospiti che sono tornati alle loro abitazioni con Siena negli occhi e con Palazzetto Rosso nel cuore. Per questo motivo, questa specie di lettera è un ringraziamento a tutti coloro che ci sono venuti a trovare e sono stati felici di aver scelto noi come “IL” loro hotel a Siena